Storia

generia storia

Le origini, il nome, lo stemma, pubblicazioni di interesse e altre curiosità sulla storia del Comune.

Alseno è un borgo di origine romana, la sua fondazione risale infatti  al II secolo a.C. ad opera proprio dei Romani in seguito alla costruzione della famosa via Emilia, la strada che collegava Piacenza con Rimini e chiamata così per volere del console Marco Emilio Lepido. 

Il nome del borgo anticamente era “Senum”, probabilmente a causa dell’andamento sinuoso che lo caratterizzava e divenuto solo in un secondo momento “Alseno”. 

Due sono gli edifici antichi presenti nel paese: la chiesa e il castello. A proposito della chiesa non è possibile stabilire con certezza una data per la costruzione ma le testimonianze mettono in relazione la chiesa di Alseno con la chiesa di Castione che proprio sul territorio alsenese possedeva dei terreni. Una targa murata su di un pilastro all’esterno della chiesa sembra indicare che essa sia stata ricostruita e che l’attuale costruzione risalga al 1443.

Per quanto riguarda, invece, il castello le fonti storiche riportano che esso era presente su un’altura proprio lungo la via Emilia e utilizzato come avamposto di difesa. Un cronista del 1180, infatti, parla di una torre che venne levata proprio nel paese ma è un documento del 1186 che attesta l’avvio della costruzione del castello, circondato da un fossato, ad opera di Sicherio dell'Andito e Savino Vicedomino. Nel 1188 il marchese Moruello Malaspina guidò un esercito composto da parmigiani, cremonesi, pavesi e modenesi alla conquista del castello che riuscì solo dopo tre giorni di assedio. La torre del castello fu occupata, spianata al suolo e ricostruita. Nel XIII secolo il castello fu ancora una volta soggetto all’assedio dei nemici che cercarono di conquistarlo riuscendovi dopo ben diciassette giorni di assedio. Il fortilizio rimase per lungo tempo nelle mani della famiglia Landi sebbene in alcune occasioni il controllo del castello passò  dapprima al conte Nicolò Piccinino nel 1442 e successivamente a Lodovico Fogliani nella seconda metà del’400. Fu proprio la famiglia Landi a trasformare l’edificio in un palazzo e nel XIX secolo passò il testimone agli Sforza Fogliani in seguito al matrimonio che univa proprio la marchesa Ottavia Landi al duca Federico Sforza Fogliani. Nel 1921 la duchessa Clelia Sforza Fogliani, moglie di Luigi Pallavicino, alla sua morte lasciò il palazzo ai bambini del paese trasformandolo così in un asilo. 

Nel corso del Novecento Alseno andò incontro a notevoli trasformazioni, in modo particolare nella seconda metà del secolo a partire dagli anni’60: il nucleo originario del paese si andò via via ad allargarsi non solo lungo la via Emilia ma anche nelle zone più interne. Da paese basato prevalentemente sul settore agricolo Alseno vide svilupparsi attività produttive grazie all’apertura di nuove ditte.

Bibliografia
G. Bertuzzi, Alseno nel suo castello e nelle sue memorie
T. Camoni Alseno vita paesana dal dopoguerra ad oggi